L’atmosfera è bollente nell’Arci di via Cialdini, come l’afa che non dà tregua in questi giorni. Ci vorrebbe un bagno in mare. Peccato che la spiaggia e la passeggiata di Voltri siano ancora profondamente segnate dalla mareggiata di fine ottobre.
Alla sala Rinascita, piena di cittadini, va in scena l’assemblea pubblica organizzata da Pd, Lista a Sinistra, M5s, Lista Crivello e Chiamami Genova.
Sul banco degli imputati i ritardi nei lavori, che invece in altre delegazioni sono ultimati, e i materiali scelti dal Comune di Genova per il ripascimento della spiaggia: il cumulo di terra che è rimasto per sette mesi alla foce del San Pietro di Pra’.
I problemi sono evidenti a tutti, come raccontano gli abitanti e gli amministratori locali in sala. Dall’area sottoposta a intervento arrivano cattivi odori, la terra è così compatta che non si riesce neanche a piantare l’ombrellone, gli asciugamani rimangono sporchi dopo essere stati stesi. Insomma, è forte la paura che il materiale utilizzato sia contaminato e porti danno alla salute dei bagnanti, molti bambini.
Su sollecitazione del Municipio Ponente, l’assessorato comunale ai Lavori pubblici ha fornito più volte rassicurazioni ai cittadini basandosi sui dati positivi delle analisi di Arpal. Ma non basta. Servono risposte dal Comune ai molti interrogativi, quelle che non sono arrivate o sono giunte in ritardo in questi mesi, come ha sottolineato nella sua introduzione il consigliere municipale Ugo Truffelli.
“Questa non è una speculazione politica – è intervenuto il presidente del Municipio, Claudio Chiarotti – per criticare il sindaco Bucci e l’assessore Fanghella. In ballo ci sono i diritti dei miei cittadini e io ho il dovere di difenderli. Dopo ripetute segnalazioni e lamentele, non posso certo far finta di niente. Intervenire e denunciare è il mio dovere istituzionale”.
Nel corso dell’incontro all’Arci si consolida man a mano la voglia di un confronto diretto tra gli abitanti e il Comune. Prossimamente si svolgerà una nuova assemblea pubblica, questa volta nella sede del Municipio, a cui verranno invitati Fanghella e i responsabili Arpal. Ma nasce anche l’idea di manifestare direttamente a Tursi il disagio dei voltresi e di tutti i frequentatori di quella che è la più grande spiaggia libera di Genova.
Un disagio ignorato da Fanghella in quella che è stata “una scelta politica, perché amministrare la cosa pubblica è politica” ha sottolineato Viola Boero, Pd Genova.
A incoraggiare la protesta pubblica sono Alessandro Terrile, consigliere comunale e Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione. Entrambi, nelle rispettive sedi istituzionali, presenteranno un’interrogazione urgente sul tema nella prossima seduta di Consiglio.
“Se la sabbia è nera, puzza e ci sono problemi per la salute non è possibile banalizzare la situazione – ha dichiarato Terrile – . Occorre denunciare con forza, documenti alla mano. Martedì tutti in Consiglio comunale”.
“Quando non c’è volontà di dialogo, è necessario attivare la reazione popolare – gli ha fatto eco Lunardon – . Il Comune ha minimizzato e sottovalutato i danni di Voltri, anche nella richiesta di risarcimenti: soltanto 1,5 milioni di Euro – assolutamente insufficienti – nonostante i fondi statali a disposizione fossero ingenti. Non dimentichiamo che il progetto di rifacimento della passeggiata dal Comune non è mai arrivato al Municipio. E che se non si procede alla realizzazione delle protezioni a mare, alla prossima forte mareggiata, il problema si ripeterà. Voltri non è un altro mondo, fa parte di Genova e deve essere trattata alla pari degli altri quartieri”.